Esempi di paesaggi trasformati dall’uomo

Val Serina

Campagna Romana

Aree costiere

dei Paesi Bassi

La Piana del Fucino

Porto Cervo

in Costa Smeralda

Le immagini offrono una panoramica di Serina, centro dell’omonima valle delle Alpi Orobie (Alpi Orientali). Il confronto delle immagini ci permette di rilevare se, come e in quale misura questo paesaggio montano è cambiato nell’arco di un secolo.

Mentre i rilievi più elevati sullo sfondo sono rimasti quasi immutati, gli spazi del fondovalle e delle prime pendici sono stati progressivamente “riempiti”: dagli inizi del Novecento a oggi, infatti, il nucleo abitato si è esteso, occupando anche le pendici basse dei rilievi, dove fino alla metà del XX secolo c’erano ampie distese di prati, pascoli e campi coltivati, punteggiati da poche case sparse.

Dei nuovi edifici costruiti negli ultimi decenni numerosi sono quelli sono ad uso turistico (alberghi, case vacanza, ristoranti, ecc.), a testimonianza della trasformazione delle attività economiche dell’area, un tempo centro agricolo e manifatturiero ed oggi meta di villeggiatura estiva ed invernale.

 

INIZI DEL XX SECOLO

METÀ DEL XX SECOLO

INIZI DEL XXI SECOLO

La Campagna Romana corrisponde alla vasta regione ondulata e pianeggiante solcata dal basso Tevere nel Lazio meridionale, intorno alla città di Roma. Fino quasi alla metà del Novecento, la Campagna Romana era un paesaggio rurale scarsamente popolato, punteggiato da ruderi imponenti e sparsi casali dove pascolavano pecore, bovini e cavalli; il regno del latifondo, con vaste zone malariche e malsane. Rimasto immobile per secoli, a partire dalla metà del XX secolo, il territorio della Campagna Romana è divenuto oggetto di una vasta e incontrollata espansione edilizia, che ne ha stravolto la fisionomia, trasformandolo in un paesaggio urbanizzato.

INIZI DEL XX SECOLO

INIZI DEL XXI SECOLO

La carta illustra il territorio dei Paesi Bassi, le cui aree costiere sono il risultato di secolari interventi da parte dell’uomo. Dove un tempo si estendevano golfi, laghi e paludi, grazie a lavori di aree bonifica e di prosciugamento gli uomini hanno ricavato terre abitabili e coltivabili, chiamate polder. Si tratta di terreni posti sotto il livello del mare che, grazie ad un complesso sistema di argini, dighe, pompe e canali, vengono mantenuti asciutti.

La realizzazione della grandiosa diga Afsluitdijk (lunga ben 32 km) ha chiuso quello che prima era un golfo marino (lo Zuider Zee), trasformandolo in lago (Ijsselmeer).

All’interno dell’Ijsselmeer sono stati ricavati alcuni polder, tra i quali il Noord-Ost Polder raffigurato dall’immagine da satellite, esteso per circa 480 kmq.

Come si può rilevare dall’immagine da satellite, il territorio del Noord-Ost Polder è un vasta distesa pianeggiante, costituita da appezzamenti coltivati di forma regolare, intersecati da canali di drenaggio e da strade. Il diverso colore degli appezzamenti segnala la varietà di colture praticate. Qua e là spiccano piccoli centri abitati e insediamenti sparsi.

Sui terreni strappati al mare sono sorte anche città importanti, come Amsterdam, capitale dei Paesi Bassi, e Rotterdam, il maggiore porto europeo.

Il Fucino in Abruzzo era un antico bacino lacustre (il terzo per estensione dopo il Garda e il Lago Maggiore), soggetto a forti sbalzi di livello a causa delle variazioni del regime delle piogge: di ridotte dimensioni e impaludato durante i periodi di siccità, aumentava di dimensioni e causava spesso alluvioni nei periodi piovosi. In epoca romana venne progettato il suo prosciugamento, al fine di bonificare l’area e di ripopolarla. Venne progettato un canale sotterraneo, attraverso il quale le acque del lago dovevano defluire nel fiume Liri.

I lavori furono portati a termine sotto l’imperatore Adriano, nel II sec.d.C.; il lago non fu prosciugato interamente, ma grazie ai lavori di manutenzione e di pulizia del canale il livello del lago venne tenuto sotto controllo, impedendo inondazioni e straripamenti fino al IV sec.d.C.

Successivamente, però, il canale, non più sottoposto a manutenzione, si ostruì e il Fucino ritornò ad essere un lago chiuso con regime irregolare.

Il progetto di prosciugamento del lago venne ripreso nel XIX secolo dalla famiglia romana dei Torlonia. La costruzione dell’emissario e di un complesso sistema di canali, dighe e strade consentì di portare a compimento, nel 1878, il prosciugamento del lago e la bonifica dei terreni. Sono sorti così borghi rurali e successivamente si sono insediate attività industriali.

Oggi la Piana del Fucino è una delle aree più fertili e produttive dell’Italia centromeridionale.

Grazie alla sua posizione e conformazione, inoltre, è il luogo ideale per le comunicazioni satellitari, tanto da ospitare il più grande centro di telecomunicazioni al mondo per usi civili.

XXI SECOLO

XIX SECOLO

Porto Cervo, località costiera della Sardegna nordoccidentale, in due immagini scattate a pochi decenni di distanza. Negli anni ‘70 Porto Cervo era una delle mete turistiche più esclusive, in buona parte selvaggio e con un entroterra per lo più disabitato. Nel giro di pochi anni è diventato, insieme a tutta la Costa Smeralda, una delle mete turistiche più esclusive d’Europa e del mondo, con numerosi moli affollati d’estate di imbarcazioni di lusso, residence, villaggi turistici, piscine e campi da golf, che hanno occupato quasi completamente la fascia costiera e ampi tratti dell’entroterra.

METÀ DEL XX SECOLO

INIZI DEL XXI SECOLO

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